Val D'Inferno - Ornica
La valle d'Inferno è una lunga e ripida distesa di boschi e pascoli che da Ornica conduce verso il Pizzo tre Signori (2.553 metri s.l.m.), splendida montagna che sorge quasi isolata all'estremo nord occidentale della nostra provincia e fa da vertice alla province di Bergamo, Lecco e Sondrio.
Questo era punto di confine tra la Repubblica Veneta, il Ducato di Milano e la Repubblica dei Grigioni. Dalla sua cima si gode un fantastico panorama che abbraccia il Monte Rosa, l'Oberland Bernese, il Bernina, l'Ortles......
Il paese di Ornica e' piccolo e caratteristico con sali e scendi e sembra derivare dal latino «fraxinus ornus», che un tempo doveva ricoprire in abbondanza le selve che circondano i sette villaggi che componevano la Val Averara.
Ornica era conosciuta come il paese dei ferri infatti c'era una grossa fucina che lavorava i ferri da taglio. Note erano anche diverse miniere di ferro, che alimentavano un forno di fusione. La presenza in questo luogo di miniere e di forni di fusione ha alimentato nella fantasia popolare l'accostamento tra l'immagine del fuoco e quella dell'Inferno.
Superato il centro di Ornica, si continua sulla ripida strada (parcheggio) che al termine del paese diventa una bella mulattiera, indicata con il segnavia CAI n. 106 (970 m circa) e si inizia a salire tra boschi e ripidi prati, a fianco di un ruscello.
Tutto in mezzo ad un bellissimo bosco.
Si supera la B.ta Costa (1279 m) e, dopo circa un'ora e mezza si raggiunge l'alpeggio val d'Inferno (uno dei più estesi dell'alta Val Brembana) , ove è situata la Casera (1415 m); edificio costruito nel 1864 e ora adibito ad Agriturismo d'Alpe
La Casera è parte dell'agriturismo Ferdy famoso per il suo ristorante e il maneggio e la pista ciclabile che si trova a Lenna.
Oltre la Casera si può proseguire verso la parte alta dell'alpeggio (che si estende sino oltre i 2.000 m. s.l.m.) incontrando altre baite, casere e stalle (varie stazioni dell'alpeggio) e tra questa a quota 1.629 Baita Ciarelli, ben ristrutturata e sempre continuando su terreno ripido, si giunge a Baita Predoni (quota 1.800, circa un'ora dalla Casera), caratteristica costruzione ricavata sotto enormi massi
.Si attraversa il torrente e si incrocia il segnavia CAI 101 (Rif. Grassi- Rif. Benigni); il paesaggio di fa più aspro e si può scorgere sulla sinistra la caratteristica «Sfinge», un grosso sperone di roccia che ricorda la mitica figura egizia, che domina questa parte terminale della Val d'Inferno., prima dell'ultimo strappo che conduce alla Bocchetta d'Inferno (m. 2.306 s.l.m.) che mette in comunicazione con il versante valtellinese (Valle Gerola) e in particolare con i laghi dell'Inferno e di Trona. Dalla bocchetta si vede la grande croce in ferro eretta nel 1935 sulla vetta del Pizzo Tre Signori (m. 2.554 s.l.m.).
Il paese di Ornica e' piccolo e caratteristico con sali e scendi e sembra derivare dal latino «fraxinus ornus», che un tempo doveva ricoprire in abbondanza le selve che circondano i sette villaggi che componevano la Val Averara.
Si supera la B.ta Costa (1279 m) e, dopo circa un'ora e mezza si raggiunge l'alpeggio val d'Inferno (uno dei più estesi dell'alta Val Brembana) , ove è situata la Casera (1415 m); edificio costruito nel 1864 e ora adibito ad Agriturismo d'Alpe
Nessun commento:
Posta un commento